sabato 2 giugno 2012

Minerva oggi si annoia. E ciò non è mai un bene

Ogni tanto non ho niente da fare.

Ogni spesso, in effetti.
I miei bambini (ovvero i personaggi delle mie storie) rifiutano di comunicare e di darmi qualche idea su dove le trame dovrebbero andare a parare, gli aghi continuano a piantarmisi nelle dita anzichè nella stoffa e non riesco a cucire, il mio manichino non riesce a prendere le pose di cui avrei bisogno per disegnare e non ho pecunia per andare a comprare libri/manga.
Non possiedo (per scelta) un decoder (usando la tv solo per la mia fida wii), ergo la tv è esclusa e, dopo essermi fatta saccagnare per la terza volta da Sonic in Super Smash Bros. Brawl, capisco che forse è meglio lasciar perdere.

Dunque, sono davanti al mio fido portatile (Severus per gli amici, nero fottuto bastardo per la sottoscritta quando si impalla dopo soli DUE MESI che è stato acceso ininterrotamente) e spulcio i preferiti.

Fastidious Notes è sempre una gradita lettura (sono sadica nell'anima, lo ammetto), e talvolta mi reco a fare due passi anche nel forum.

Talvolta leggo e mi faccio due risate, talvolta trovo post vecchi (2007, 2010... cacchio, son già passati anni?) e mi rileggo vecchi flame.
La cosa che ritengo più comica è che buona parte dei casini del fandom italiano sono partiti dal 2006/2007 (almeno, tutti quelli che ho letto/visionato finora. Di più non so). Io all'epoca muovevo i miei primi, esitantissimi passi su EFP, iniziavo il ginnasio, scoprivo lo yaoi, passavo ai manga e cominciavo a navigare in internet a random (una brutta abitudine che non ho mai perso).
Buona parte della gente coinvolta nei casini che mi sto rileggendo al momento (non cito, me lo tengo come jolly per un altro post in epoche prossime, magari il 7 gennaio 2013, che festeggio 3 anni dalla mia fuga sui fandom inglesi...) la "conoscevo" (si fa per dire. Non ci ho mai parlato, sono un'illustre sconosciuta e temo lo rimarrò) perché ne seguivo i blog, o ero iscritta a un loro forum, o avevo letto le loro fanfiction. Magari mi stavano simpatiche, ridevo leggendo i loro post.

Quello di cui tutt'ora non mi faccio una ragione era vederle scannarsi.
(Parlo al femminile per abitudine, quando so anche troppo bene che dovrei usare il maschile. Vabeh, parliamo del 2007/2008/2009, bei tempi in cui ancora non sapevo troppo)

Ora che dei flame non resta che cenere, rileggo e, anche se una parte di me ride per le frecciate che (quasi) tutti si lanciano, una parte di me brucia un po'.
Perché di alcune di loro ho pezzi dei loro post stampati e appesi in camera, da tanto mi piacevano.
Perché alcune mie amicizie sono nate (o ri-nate) dopo aver scoperto che seguivamo lo stesso sito.
Perché se amo le crack-fic il merito è di Heidi e Pollyanna.
Perché ogni volta che entro su EFP e sul forum mi faccio molte domande, poche positive.
Perché le faccende private sono una spina che tutt'ora punge e fa tanto male.

Sono un'idota sentimentale, dovrei ignorare tutto e starmene buona su tumblr a cercare gifset superwhoavengelock, ma...

Talvolta mi piacerebbe tornare all'estate del 2006, quando il Tempio era ancora verde e bianco e non come ora, certo pieno di vestali, ma polveroso e in rovina.

lunedì 7 maggio 2012

I Believe in Sherlock! I do! I do!


Il 4 Maggio 1891 Sherlock Holmes cadeva nelle Reichenbach Falls, insieme alla sua nemesi, il professor Moriarty, e abbandonando il povero dottor Watson.

121 anni (e un giorno) dopo, un lieto gruppo di italiani ha deciso di commemorare l'anniversario con un raduno, organizzando un freeze day. Da brava fan non potevo perdermi un evento del genere, soprattutto visto che ce l'avevo in casa *w*
Motivo per cui, in una lieta ed assolata mattinata bolognese, io - in cosplay da fem!Sherlock - e Jawn (accompagnati dalla Mirabile Admin e dall'Ananas in versione Sebastian Moran) ci siamo diretti in stazione per incontrare il primo gruppo:

Jawn in tutta la sua gioia saluta i presenti, mentre la sottoscritta gli cede voletieri i riflettori
Poi ci siamo diretti ad un parco per fare pranzo, un quiz a premi (a cui non ho partecipato, per cui mi sono accontentata di fare la valletta insieme a Seb) e prime foto random.
Molto random.


mercoledì 2 maggio 2012

Avengers Fever

... Ok, lo ammetto: non sono mai stata una grande fan della Marvel. La conosco soprattutto per influenze materne (mio padre era una persona seria e da giovane leggeva libri di fantascienza, ma mamma è sempre stata una devota lettrice di qualsiasi fumetto su cui riuscisse a mettere le mani), e sono sempre stata più attratta dai manga che dai fumetti americani.
Per cui, quando uscì Iron Man, la sottoscritta lo ignorò allegramente. La mia scusante è che ancora non conoscevo Robert Downey Jr., ergo il film non aveva la benché minima attrattiva per me.

Molto tempo dopo (e mentre nel frattempo erano usciti anche Iron Man II, Thor e compagnia bella), spinta dall'amore per Downey dopo averlo visto in versione Sherlock Homes, mi convinsero a fare la maratona Marvel.
Non l'avessero mai fatto.

Dopo aver passato molte notti insonni a spulciare il Multiverse Marvel su vari siti per capirci qualcosa, e dunque potermi leggere le maree di FanFiction che girano online, finalmente è uscito IL film, quello in cui TUTTI i personaggi finalmente si incontrano (tra cui i miei due beniamini, ovvero Tony e Loki).
The Avengers. Gioia e delizia di molti fan, e di molte donne, soprattutto, visto l'ensamble di attori (Downey, Hiddleston, Evans, Renner...)
Da sola non avrei retto, dunque con due amiche molto compiacenti mi sono recata al cinema. E vedere Robert Downey in 3D è stata un'esperienza che definire gratificante è poco.
Rientrata a casa all'una di notte, il sonno mi sfuggiva. Gli ormoni erano ancora sotto adrenalina, era inutile anche solo tentare di dormire, mi immagino perfettamente COSA avrei sognato. Per cui, dopo aver concordato con le amiche di cui sopra più un'altra di tornare a rivederlo IL GIORNO DOPO, ho tirato fuori il kit da cucito e mi sono messa sotto per preparare un paio di sorprese alle ragazze...

venerdì 27 aprile 2012

Don't get strung out by the way I look,


Don't judge a book by its cover...


Se non sapete dove siete finiti, lasciate che vi presentiamo la padrona di casa di questo angolo di rete.
(Ah, e ignorate la cameriera ed il maggiordomo che ballano dietro di voi. Più tardi insegneremo anche a voi il Time Warp, e potrete raggiungerli)

Minerva Bellatrix è un'italiana di circa vent'anni, certa di essere nata nel secolo (nonché nel luogo) sbagliato, non si sa se troppo presto o troppo tardi.

Legge in ogni momento libero, specie quando dovrebbe fare cose più utili, tipo dormire o studiare, e per questo è entrata nel pericoloso mondo delle FanFictions.
Per svariati motivi ha momentaneamente piantato in asso il fandom italiano, ma è ancora rintracciabile senza troppi problemi su EFP (sempre che abbiate il coraggio di districarvi tra le tante fyccine. Ogni giorno che passa la situazione diventa sempre più complessa e irrecuperabile).

Ma al fandom vero e proprio non è mai sfuggita, e esso tutt'ora condiziona la sua molto discutibile esistenza.

Attende da anni la sua lettera di Hogwarts, sicura che le Poste Italiane l'abbiano smarrita, e nel frattempo si è fiondata su Pottermore.
E' Slytherin per Smistamento, ma Ravenclaw per scelta (perché a metterla troppo vicina ai Sotterranei finirebbe per stabilirsi in camera di Snape, impedendogli di svolgere il suo lavoro di insegnante)

Si ritiene appartenente alla Casata dei Lannister per una serie di affinità non solo caratteriali (come ad esempio l'essere trattata come la banca comune da tutte le amiche), anche se visto il suo amore per i rettili è tentata di sequestrare lo stendardo e sostituire allo scontato leone un puccioso basilisco.

Si considera adepta di Sherlock Holmes, e non appena riuscirà a compiere il dovuto pellegrinaggio a Londra andrà a prostrarsi davanti al 221B di Baker Street.

Possiede una valigia già pronta, posta accanto alla porta, nel caso il Doctor decida di parcheggiare il TARDIS nei paraggi di casa sua e lei riesca a infiliarcisi dentro a forza, o seducendo bassamente il Doctor stesso (specie se lo trovasse alla sua nona rigenerazione).

Sogna di possedere una Lightsaber e di saper padroneggiare i trucchi mentali dei Jedi, anche se si riconosce una Sith e si propone di concupire e dunque condurre al Lato Oscuro il venerabile Maestro Kenobi.

Legge manga a random, e per questo il suo portafoglio è sempre più vuoto che pieno, ma preferirebbe fare seppuku piuttosto che leggere uno shoujo.

Lo yaoi/slash è la sua gioia, e per anni ha tentato di convertire le compagne di classe seguendo il sempiterno motto "Etero è Bello, ma Yaoi è Meglio".
Fallendo, si è consolata slashando Dante e Virgilio assieme alla prof di italiano del triennio.

Quando non fangirla online, scrive in proprio, anche se per ora ha abbandonato le FanFictions per darsi alle originali.

Fanatica della grammatica italiana, è quasi autodidatta in inglese visto i professori che la vita le ha riservato (e per le sue conoscenze si ringraziano le migliaia di FanFictions in lingua che le hanno consentito di raggiungere un discreto vocabolario, e un otto fisso alle interrogazioni).
Causa la sua maturità classica, conosce greco e latino, ma dopo anni di insufficienze c'è ben poco amore per tali lingue defunte (che se non lo fossero ammazzerebbe personalmente).
Ha totalmente rimosso il francese, nonostante l'abbia studiato per anni, anche se qualcosa riesce ancora a leggerlo (specie se si tratta di FanFictions NC17 yaoi . Il pr0n infrange qualsiasi barriera linguistica).

Quando scrive si documenta come una dannata, per cui è stata soprannominata Mini-Wikia da amiche sconvolte.
Torna sempre utile sapere particolari minuti e inutili, soprattutto per perdere tempo durante le interrogazioni quando sono mesi che non si apre libro (e qui si comincia a capire come diamine ha fatto ad ottenere il diploma).

Talvolta disegna, specie per avere riferimenti per ciò che scrive, ma riconosce con molta umiltà che tra lei e Giotto di strada ce n'è ancora tanta.
Più o meno la distanza tra il sole e Plutone, arrotondata per difetto.
Nonostante ciò continua imperterrita, assistita dal fido PierUgo, manichino snodabile che supplisce alla mancanza di modelli in carne e ossa.

Spesso e volentieri cuce, da brava sartina autodidatta (e puntualmente sfruttata dalle amiche), e questo la aiuta molto nell'impervia via del cosplay, che tanta gioia a lei e tanto malditesta a sua madre procura (suo padre approva. E conta di imitarla, molto presto).

Si è ritagliata questo angolino di rete, e conta di popolarlo con le boiate che compie assieme alle amiche, i prodotti che sforna armata di ago e filo o di matita e inchiostro e le storie struggenti che scrive sotto endovena di caffeina alle quattro del mattino.

Siete ancora in tempo per fuggire.

Se restate con noi, Magenta e Riff Raff (squisito staff che assiste la padrona di casa) sono entusiasti di coinvolgervi nella prima lezione di ballo, in attesa del prossimo post.

Let's do the time-warp again!
Let's do the time-warp again!